Soft Drinks

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Nel documento del Ministero della Salute “Obiettivi condivisi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari con particolare attenzione alla popolazione infantile (3-12 anni)” gli interventi relativi ai soft drinks riguardano il valore energetico e gli zuccheri.

Negli ultimi anni, le aziende hanno infatti gradualmente ridotto del 20% le calorie dei soft drinks e del 18% il quantitativo di zuccheri.

Despar si è impegnata a studiare e migliorare le formulazioni dei propri prodotti per garantirne una qualità non solo a livello di gusto ma anche dal punto di vista nutrizionale, al fine di rispondere alle esigenze e al benessere del consumatore.

Quali bevande appartengono alla categoria soft drinks?

Nella categoria soft drinks risiedono una vasta gamma di bevande analcoliche che possono essere riassunte in: bevande gassate con aromi estratti o succo di frutta (cole, chinotti, gazzose, acque toniche, limonate, aranciate, etc.), bevande a base di succo di frutta, tè/caffè freddi confezionati, bevande funzionali con vitamine e sali minerali e bevande energizzanti.

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VALORE ENERGETICO

Dal punto di vista nutrizionale, il problema maggiore dei soft drinks è il contenuto di zuccheri semplici, che risulta spesso molto alto. Gli zuccheri semplici non dovrebbero apportare più del 15% dell’energia giornaliera, pari a circa 75 g per una dieta da 2000 kcal. Ne consegue che per questi prodotti è consigliato un consumo occasionale.

Quanti cucchiaini di zucchero ci sono in una bevanda analcolica?

In una bibita in lattina sono contenuti circa 35 g di zucchero.

35 g di zucchero corrispondono a circa 7 cucchiaini.

Per consumare l’energia introdotta con una sola lattina sono necessari 40 minuti di camminata.

Lo sai che?

Bibite gassate light: sì o no?

È abbastanza frequente ritrovare la versione “light” dei più comuni soft drinks, con l’aspettativa del consumatore di acquistare un prodotto più “salutare” e a bassa densità energetica.
Se dal punto di vista energetico possiamo leggere in etichetta valori decisamente più bassi, se non azzerati, è altrettanto vero che in sostituzione allo zucchero vengono impiegati dolcificanti naturali o chimici. Inoltre, il potere dolcificante è sempre tamponato dalla presenza dell’acido fosforico che può giocare un ruolo negativo sulla mineralizzazione ossea.

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Cola e Cola Zero Despar: le differenze

Una selezione di prodotti firmati Despar

Bibliografia

Ministero della Salute. Obiettivi condivisi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari con particolare attenzione alla popolazione infantile (3-12 anni). 2014. http://www.salute.gov.it/

Gardener et al. (2012) Diet soft drink consumption is associated with an increased risk of vascular events in the Northern Manhattan Study. J Gen Intern Med, 27(9), 1120-1126.

 

Basu et al. (2013) Relationship of soft drink consumption to global overweight, obesity, and diabetes: a cross-national analysis of 75 countries. Am J Public Health, 103(11), 2071-2077.